LA CHAMANO LEGISLAZIONE ANTI-OMOFOBIA. Ma in realtà è la legge anti-creazione quella che si vuole. Gli omosessuali sono già tutelati come ogni cittadino dalla Costituzione Italiana contro ogni discriminazione. E l'identità sessuale è solo maschio o femmina nel mondo reale: nessuna legge può costituire, o regolamentare, una identità sessuale omosessuale, che non esiste e che è una contraddizione in termini...
da Lavocecattolica.it
Mentre
gli italiani sono in vacanza, come altre volte accaduto, i politici si
stanno
attivando per votare l’ennesima legge contro la verità e contro
l’uomo: quella sull’omofobia e sul gender: vale
a dire una legge a causa della quale non si potrà più esprimere il
proprio parere sulla famiglia e sulla sessualità secondo natura senza
rischiare pesanti sanzioni e anche il carcere.
Voterà la
Camera il 22 luglio e più avanti il Senato.
La
Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato il testo
base del DDL contro l'omofobia e la transfobia, testo che andrà
all'esame dell'Aula il prossimo 22 luglio. Il termine per gli
emendamenti scade martedì 16 luglio.
In
previsione di tale importante passaggio parlamentare, i Giuristi per la
Vita lanciano un appello per fermare questa iniziativa legislativa, che
rischia seriamente di avere gravi ripercussioni sui diritti fondamentali
dell'uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione, tra cui il diritto
alla libertà di pensiero (art.21) e alla libertà religiosa (art.19).
Dal
punto di vista pratico, infatti, l'approvazione delle norme contro
l'omofobia e la transfobia potrebbe determinare l'incriminazione, ad
esempio, di tutti:
1. coloro che sollecitassero i parlamentari della Repubblica a non introdurre nella legislazione il "matrimonio" gay;
2.
coloro che proponessero di escludere la facoltà di adottare un bambino a
coppie omosessuali, atteso che, secondo l'approccio ideologico appena
recepito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, non ammettere una coppia
gay al matrimonio costituirebbe discriminazione motivata dall'identità
sessuale;
3.
coloro che pensassero di organizzare una campagna di opinione per
contrastare l'approvazione di una legge sul "matrimonio" gay;
4.
coloro che pubblicamente affermassero che l'omosessualità rappresenta
una «grave depravazione», citando le Sacre Scritture (Gn 19,1-29; Rm
1,24-27; 1 Cor 6,9-10; 1 Tm 1,10.);
5.
coloro che pubblicamente dichiarassero che gli atti compiuti dagli
omosessuali «sono intrinsecamente disordinati», in virtù del proprio
credo religioso (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana);
6.
coloro che pubblicamente sostenessero che gli atti compiuti dagli
omosessuali sono «contrari alla legge naturale», poiché «precludono
all'atto sessuale il dono della vita e non costituiscono il frutto di
una vera complementarietà affettiva e sessuale» (art. 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica).
Le
norme che si intendono approvare rispondono ad una mera prospettiva
ideologica, del tutto inutile sul piano legale, godendo gli omosessuali
degli strumenti giuridici previsti dal codice penale per i tutti i
cittadini, contro qualunque forma di ingiusta discriminazione, di
violenza, di offesa alla propria dignità personale.