giovedì 25 luglio 2013

Mobilitazione generale contro la «fantasiosa procedura d’urgenza con cui Napolitano vuole «aprire la strada allo smantellamento della Carta Costituzionale»

Alternativa: assediamo i traditori della nostra democrazia


su libreidee.org, 24.07.2013

«C’è un Rubicone da varcare: ora si deve decidere se si sta da una parte o dall’altra, con il popolo o contro di esso». L’appello parte da “Alternativa”, laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa. Obiettivo: mobilitazione generale contro la «fantasiosa procedura d’urgenza per la modifica della Costituzione», che il presidente Napolitano – fautore del “governissimo” – sta avallando per «aprire la strada allo smantellamento, un pezzo alla volta, della Carta Costituzionale, il fondamento del nostro vivere comune». Presidenzialismo, diktat, soluzioni sbrigative. Anche se in questi decenni i dettami costituzionali sono «rimasti in larga parte non attuati o addirittura palesemente traditi», ora si vuole anche cancellarli dalla lettera della Carta, perché «il carattere sociale e popolare» dei valori della Costituzione antifascista «è d’intralcio alla definitiva affermazione dei padroni dell’universo della finanza, delle tecnocrazie europee», e anche delle cricche parassitarie di casa nostra: economiche, criminali e politiche.

Per “Alternativa”, è in corso il più grave attacco, nella storia, ai principi della Repubblica democratica: Napolitano vorrebbe una “legge grimaldello” per poter rottamare rapidamente la Carta. «Accantonando l’articolo 138, il presidio che ha consentito di resistere a venti e maree per decenni, si scardinano le porte d’ingresso della revisione costituzionale». In questo modo, la Costituzione resterebbe alla mercé dell’attuale maggioranza, «di fatto impedendo opportune e coerenti riforme nel pieno rispetto delle regole e con l’approvazione popolare». Il “Rubicone da varcare” consiste nel «dare battaglia per interrompere l’iter parlamentare di questo progetto perverso e golpista». Occorre agire subito, perché oltre l’autunno sarà tardi: «Dobbiamo dunque far cadere questa legge di riforma costituzionale e impedire quantomeno che venga approvata con i 2/3 dei voti parlamentari», cosa che bloccherebbe il ricorso al referendum popolare confermativo....
«La battaglia per l’attuazione e difesa della Costituzione va necessariamente resa coerente con l’opposizione radicale all’attuale governo ed alle sue politiche in aperta continuità con quelle dei governi precedenti, Monti e Berlusconi», spiega il segretario di “Alternativa”, Simone Santini, presentando l’appello. «Non si può fingere di ignorare che la riforma costituzionale altro non è che un asse, fondamentale, delle politiche di austerity, dei diktat europei o delle deliberazioni dei “mercati” che annichiliscono la sovranità dei popoli europei». Per il movimento diretto da Giulietto Chiesa, siamo ormai in piena emergenza costituzionale: «Le forze popolari e democratiche lancino, il più possibile unitariamente, una mobilitazione di massa, estesa e trasversale, che da ogni territorio della nazione faccia ripercuotere il grido di protesta, un perentorio “no”, all’interno delle aule parlamentari». Azione: mobilitare la società civile per creare comitati in ogni quartiere: «Assediamo democraticamente ogni singolo parlamentare della maggioranza, facciamogli sentire il peso del suo tradimento se accetterà questa deriva oligarchica per una Costituzione che era nata da e per il popolo».