giovedì 4 luglio 2013

Separare le banche ordinarie da quelle speculative. Proposte di legge negli Stati nazionali



Spannaus: "Vanno separate le banche ordinarie da quelle speculative. Significa che le banche dove abbiamo il conto corrente, che ci danno il mutuo e finanziano le imprese produttive non potranno più operare sui mercati finanziari. Le banche ordinarie (commerciali) devono essere protette da tutto ciò che succede nel regno della speculazione finanziaria, dove si cerca il profitto più alto a più breve termine. Da sempre un atteggiamento di solo guadagno monetario distrugge le attività produttive; è solo negli ultimi anni che i governi hanno permesso agli istituti speculativi (banche d’affari) di fondersi con quelle ordinarie. Il risultato è quello che vediamo oggi: banche universali che perdono i soldi nella speculazione, e poi chiedono i salvataggi con la scusa di dover proteggere i risparmi della gente" (Movisol)


Proposta di Legge per la riforma dell’ordinamento bancario italiano mediante la separazione tra banche commerciali e banche d’affari. Camera dei deputati

"La banca insomma deve fare la banca, evitando operazioni speculative: il “trading” su valute e
titoli non deve rientrare fra le sue attività. Riacquisendo la sua funzione specialistica, le
dovrebbero essere precluse le attività di banca-assicurazione e gestione del risparmio (fondi
comuni di investimento e prodotti affini), che svolgono invece da altri operatori, distinti dalla
prima non solo sotto il profilo giuridico ma anche organizzativo. In altri termini, se il
risparmiatore intende collocare sistemare i propri risparmi in un conto corrente, libretto a
risparmio, certificato di deposito, pronti contro termine, si rivolge alla banca, ma non deve
essere esposto ai rischi derivanti da attività speculative."


"Dal punto di vista normativo, prevedere la semplice separazione delle attività fra le banche
commerciali e quelle d’affari non è tuttavia sufficiente, posto che non supera la criticità di un
unico soggetto che esercita seppur con limitazioni la duplice attività. Occorre quindi
intervenire in modo incisivo distinguendo e separando i soggetti che operano sul mercato, a tal fine modificando il Testo Unico bancario
(d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385)"


"Al riguardo si dovrebbe precludere alla banca l’esercizio di attività finanziaria, modificando
fra l’altro l’art. 10, comma 3, TUB (“Le banche esercitano, oltre all'attività bancaria, ogni
altra attività finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse o
strumentali. Sono salve le riserve di attività previste dalla legge)."





"La separazione fra le attività bancarie di “retail” e “trading” non costituisce peraltro una
novità. Negli Stati Uniti del New Deal una riforma in tal senso (la legge Glass-Stagall Act del
1933 che prevedeva la netta separazione tra banche commerciali e banche d'affari) era stata
adottata come risposta alla grande crisi del 1929 ed era rimasta in vigore per circa 70 anni. In
seguito è stata soppressa nel 1999 durante la presidenza Clinton (Gramm-Leach-Bliley Act) e
tale intervento è stato considerato al tempo stesso causa e moltiplicatore di quel processo di
finanziarizzazione dell'economia che, insieme alla mancanza di controlli adeguati, ha determinato gli squilibri che sono alla base dell’attuale crisi."


"In Italia la legge elaborata da Donato Menichella nel 1936, oltre a stabilire una analoga
separazione, poneva dei limiti molto stretti tra attività bancarie a breve e quella a medio lungo
termine. Alle banche commerciali era poi proibito detenere quote di partecipazione (ancora
meno di controllo) nelle aziende non bancarie ed era altresì vietata qualsiasi attività di
“trading” su titoli e valute.
"


"Nel 1993 è stato approvato il decreto legislativo nr. 385 che ha rivoluzionato l'intera struttura del sistema bancario, eliminando la distinzione introdotta nel
1936: da una regolamentazione rigorosa si passava alla "banca universale", a cui erano lasciati enormi margini di azione."


"In seguito alla grave crisi finanziaria verificatasi nel 2008 soprattutto negli Stati Uniti alcune
personalità hanno incominciato ad invocare profonde modifiche del quadro normativo relativo
alla struttura e all’operatività del sistema bancario." (PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei DEPUTATI: Di Lello, Di Gioia, Locatelli, Pastorelli)


Vedi anche:
>Accelera la spinta per la separazione bancaria negli Stati Uniti e in Europa - Movisol