giovedì 4 luglio 2013

Il popolo lo ha già capito, lo ammetteranno mai i nostri governanti che non si può produrre all'infinito? Chi consumerà quelle produzioni?

DRAGHI: GROWTH GROWTH GROWTH!

In attesa della solita conferenza stampa di Draghi condita dei soliti giri di parole che serviranno a prendere tempo mentre Angela Merkel è intenta a sistemare le sue faccende domestiche, tassi negativi o acquisto di titoli ABS non importa, noi andiamo a dare un’occhiata ad un interessante articolo apparso su ProfessionalConsumer dal titolo  DRAGHI E FOLLETTI SCALPITANO  che svela una delle più colossali leggende metropolitane fatte girare ad uso e consumo di un popolo di fessi, come da anni vi racconto nel blog…

“La politica monetaria non può generare  reale”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un’audizione all’Assemblea nazionale francese. “Se la crescita è in stallo – ha aggiunto Draghi – è perché l’economia non produce abbastanza o perché le imprese hanno perso , e questo va oltre le possibilità di intervenire della Banca centrale”.
Tralascio per rispetto al lettore la solita fesseria della competitività ma questa è la chicca…
perché l’economia non produce abbastanza 
perché l’economia non produce abbastanza
Balla che puntualmente viene smontata dall’autore dell’articolo ben 14 volte
– vi è in giro più prodotto pubblicitario di quanto l’attenzione ne possa intercettare;
– ogni anno 30 milioni di autovetture restano invendute a fronte di 90 milioni di unità prodotte nel mondo;
– le Utility dell’energia, in Europa, hanno un 30% di sovraccapacità;
– le Poste italiane hanno il 20% di sportelli di troppo;
– le banche Ue chiudono le troppe filiali;
– 540.000.000 di tonnellate annue, il sovrappiù dell’industria siderurgica mondiale; solo in Europa + 80.000.000 rispetto alla domanda;
– chi può ragionevolmente credere che tutti i libri contenuti in una singola libreria possano essere venduti?
– negli Usa si raccontano ventiquattro mesi di eccesso di capacità nelle imprese edili: due anni senza costruire per smaltire 8 milioni di abitazioni invendute;
– l’ad di Research In Motion dice: «Troppi e troppo potenti i nuovi dispositivi wireless presenti sul mercato, si rischia l’intasamento totale delle reti senza fili»;
– i saldi, due volte l’anno, si fanno per smerciare merci invendute;
- gli outlet sono i luoghi dove si tenta di smaltire l’invenduto;
– la moda, il modo dell’usa-e-getta, sta lì per vendere l’eccesso;
– ogni giorno, in ogni rivendita di pane di Milano, sei chili di quel pane restano invenduti;
– il surplus delle risorse naturali impiegate per produrre merci altera la capacità riproduttiva della natura;
Da anni parlo di redistribuzione, da anni vi racconto che il minimo denominatore comune di tutte le grandi crisi è l’iniqua distribuzione della ricchezza e l’eccesso di debito che viene creato per nascondere l’iniquità.
Mentre giustamente il settore privato sta deleveraggiando uniformemente, ovvero rientrando dal debito, dalla leva, la finanza continua a levereggiare, ad utilizzare il debito per speculare e gli Stati si indebitano per chiudere le voragini con le banche intorno, per poi ovviamente a loro volta rientrare dal debito, per diversamente il mercato punisce il loro eccesso, prodotto per salvare il leggendario libero mercato, il privato dal fallimento!
Affascinante no, mi raccomando continuate ad ascoltare la voce del padrone, market, market, growth, growth, debt, debt e via tutto ciò che puzza di welfare, è solo un problema di crescita e competitività …
perché l’economia non produce abbastanza 
perché l’economia non produce abbastanza
perché l’economia non produce abbastanza 
perché l’economia non produce abbastanza
Buona Consapevolezza a Voi tutti!
Nel frattempo Machiavelli …punto mio libera tutti,  ha elaborato tutto quello che è accaduto in questi ultimi mesi raggiungendo tutti coloro che sostengono e vorranno liberamente sostenere Icebergfinanza e il nostro viaggio.
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