martedì 18 giugno 2013

Lo sapevamo da anni che sarebbero arrivati a marchiarci tutti, vederlo e "sentire" così vicina questa minaccia mette i brividi!!!

RFID: Piani del governo Usa per convincere i giovani a farsi "marchiare" da voci dalla strada 


In una scuola nel Maryland è stato installato PalmSecure, un sistema di scansione biometrica che richiede agli studenti delle elementari di mettere la mano su scanner a raggi infrarossi al fine di pagare il loro pranzo a scuola. Le sfumature uniche della mano di ogni singolo bambino verranno catalogate e l'immagine criptata con un algoritmo numerico che viene combinato con il costo del pasto.
PalmSource, una società giapponese specializzata in tecnologia biometrica offre questo "sistema di autenticazione" che è commercializzato come una necessità nel settore sanitario, bancario, della sicurezza, del governo, vendite al dettaglio e istruzione. La società fornisce anche una serie di chip RFID con capacità di memoria. Il costo per contribuenti e genitori dell'installazione di questo sistema di sorveglianza stile Grande Fratello in 43 scuole in Maryland è stimato in 300.000 dollari.

PalmSource è in fase di sperimentazione in Florida, Mississippi e Louisiana.
I responsabili del scolastico di Spring Independent a Houston, nel Texas,affermano che "i lettori RFID situati lungo ogni campus sono utilizzati per identificare la posizione degli studenti all'interno della struttura, e che possono essere utilizzati per verificare la frequenza dello studente per il finanziamento e le finalità del corso".

In Texas, i bambini che frequentano la scuola nel Northside Independent School District della scuola sarà richiesto di portare carte con tag RFID mentre sono nel campus.

I movimenti di 6000 studenti saranno monitorati dalla facoltà, in un programma pilota che spera e prevede di espandere il monitoraggio di tutti gli studenti nei 12 distretti.

Wendy Reyes preside della Jones Middle School, spiega che hanno intenzione di sfruttare la possibilità di monitorare i loro studenti negli edifici, perché potrebbero essere stati in qualunque posto, ma magari non erano in aula e in questo modo possono "vedere" che non erano seduti in classe. Questo sistema "li aiuterebbe ad avere un quadro esatto delle presenze".

Nel distretto scolastico di San Antonio, il progetto Student Locator (SLP) è in fase di sperimentazione nella Jay High School e la Jones Middle School - due scuole nel distretto di Northside. La SLP include l'uso della tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID) per"rendere le scuole più sicure, sapere dove si trovano gli studenti, mentre sono a scuola, incrementare ricavi, e fornire la carta d'identità 'intelligente'". 

Alcuni studenti si sono mobilitati contro il nuovo programma pilota chiamato Radio Frequency Identification System (RFID), (7) in due delle scuole medie a San Antonio, in Texas. Pasqual Gonzalez portavoce del distretto, ha detto che i due campus hanno un alto tasso di evasione scolastica e di ritardi, e che il quartiere potrebbe guadagnare 2 milioni di dollari in finanziamenti statali, migliorando la frequenza degli studenti:

"Vogliamo sfruttare la potenza della tecnologia per rendere le scuole più sicure, sapere dove sono i nostri studenti per tutto il tempo in una scuola, e aumentare i ricavi".
C' è ovviamente molta preoccupazione per il fatto che chiunque altro potrebbe "monitorare" gli studenti in quanto le etichette RFID continuano ad inviare un segnale anche quando gli studenti vivono la loro vita al di fuori della scuola. La scheda "intelligente" RFID è stata utilizzata per tracciare e monitorare gli studenti e i loro movimenti nei campus in tutta l'America allo scopo di controllare i libri della biblioteca della scuola, iscriversi ai corsi, pagare le mense scolastiche. Coinvolgendo molti educatori per costringere i distretti scolastici ad adottare questo metodo di monitoraggio degli studenti, la motivazione centrale per l'utilizzo della tecnologia RFID è stata la sicurezza del campus, una registrazione efficiente e programmi per la mensa e la biblioteca. 

Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), chiede che gli allevatori usino chip RFID per monitorare il loro bestiame. Sembra proprio che i chip RFID diventeranno parte della nostra vita quotidiana, perchè ce li ritroveremo ovunque, nell'abbigliamento, imballaggi, e nelle etichette dei codici a barre di qualsiasi prodotto di consumo.

La massiccia sorveglianza di persone nella società attraverso l'uso di microchip RFID distrugge il diritto alla privacy e viola le libertà costituzionali e civili. Le informazioni contenute nei chip RFID potrebbero presto essere il numero di previdenza sociale dell'individuo, l'indirizzo di casa, le cartelle cliniche, i registri scolastici, precedenti penali, informazioni finanziarie, e qualsiasi altra informazione che possa essere archiviata in modo digitale. L'accesso remoto alle informazioni contenute nel chip può essere effettuato direttamente da satelliti che le inviato ai centri database dove possono essere utilizzate all'interno di un profilo digitale. 

Il Department of Homeland Security (DHS) ha costruito 70 centri di fusione antiterrorismo in tutta la nazione. Il costo per i contribuenti è di 1,4 miliardi dollari, in modo che i federali e le forze dell'ordine locali possono utilizzare apparecchiature di sorveglianza per una banca dati dei movimenti di cittadini. Secondo la relazione sui centri di fusione del Sottocomitato Permanente del Senato sulle Indagini degli Stati Uniti (Senate Permanent Subcommittee on Investigations), alcuni possono essere assegnati per il controllo di sospetti nel pre-crimine...(e sappiamo che tutti state pensando al film di fantascienza Minority Report!), altri sarebbero semplicemente "studiati" in modo che il governo degli Stati Uniti possa essere in grado di controllare una massa di persone.

Questi centri di fusione ricevono informazioni per lo più inutilizzabili ma che mettono a repentaglio le libertà civili dei cittadini. Siccome il Comitato non poteva autorizzare che i dati forniti dal DHS dei centri di fusione fossero condivisi con le forze dell'ordine locali, ma i dati che vengono raccolti sugli americani verranno memorizzati all'interno di strutture del DHS per l'uso, per ora sconosciuto, dall'agenzia federale. E' recente la notizia che l'FBI sta implementando un sistema di identificazione biometrica (14) attraverso database in luoghi segreti degli Stati Uniti, al fine di tracciare e monitorare i cittadini, con il solito vecchio pretesto della sicurezza.


Nel frattempo, i media tradizionali alle dipendenze delle corporations si sono impegnati molto nel venderel'idea che dispositivi multimediali come gli smartphone, possono essere impiantati direttamente nel corpo. In un futuro non troppo lontano, le corporations sperano di inserire un microchip nel cervello (15) degli esseri umani affinché possano utilizzare in questo modo i dispositivi tecnologicamente avanzati. E non è difficile vedere il lato oscuro di tutto questo.In effetti si prevede che nel giro di 75 anni il "microchip potrà essere installato direttamente nel cervello dell'uomo". 

La Apple, insieme ad altre note aziende, fornirà questi chip. "I pensieri si connetteranno istantaneamente quando una persona vuole chiamare un'altra".Sembra fantascienza ma ci stanno lavorando a pieno ritmo, quindi possiamo tranquillamente preoccuparci delle conseguenze di una realtà non tanto lontana nel futuro. Qualsiasi "azienda" potrebbe "catturare" i dati dai chip impiantati nel cervello e caricarli sui propri server per "conoscere i desideri del 'consumatore' e servire meglio i clienti". Ma i dati che escono sono forse la cosa meno preoccupante, ci saranno anche dati che "entreranno" nella mente? Sarà possibile controllare i nostri desideri e le nostre paure? Io ci scommetterei. 

Tracciabilità tramite RFID significa davvero e comunque innovazione e sicurezza? Un esperimento ha dimostrato che un computer infettato da un virus informatico può trasmettere il virus al chip RFID impiantato nel corpo umano, come a qualsiasi altro con cui viene a contatto tramite lo scambio di informazioni. Nel 2009 il dottor Gasson si fece impiantare un chip RFID nella mano sinistra. Il chip gli ha permesso l'accesso all'edificio della sua Università e al suo telefono cellulare, ma ha permesso anche di essere monitorato e catalogato. Una volta infettato, il chip del sistema principale, questo ha trasmesso il virus al chip impiantato nella sua mano! 

L'invasione di questi micro-demoni avanza su ogni fronte, in ogni ambito e senza tregua. Vediamo alcuni passaggi, a molti noti ad altri meno...

I tentativi, sotto gli occhi di tutti, per eliminare i contante e abituare la gente ai "pagamenti veloci". Alcune banche si sono già attivate da qualche anno in questo senso, mai sentito parlare di "contactless"? La banca pioniera guarda caso è la Banca Popolare dell'Emilia Romagna di proprietà dei Rothshilds (come si può vedere a questo link.http://www.nocensura.com/2012/02/dossier-la-famiglia-piu-potente-del.html) 
Come già detto in un articolo con Marco Cedolin (La lunga ombra degli Rfid), il passaggio al digitale terrestre aveva come unico scopo quello di liberare le frequenze in vista dell'invasione di RFID, e infatti la liberalizzazione delle frequenze UHT ha reso felici i produttori del settore:http://www.01net.it/articoli/0,1254,0_ART_97005,00.html
Di fatti un vecchio documento dell'UE conferma la legislazione a favoredell'implementazione dell'RFID in Europa a questo link http://eur-lex.europa.eu/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexplus!prod!DocNumber&lg=it&type_doc=COMfinal&an_doc=2007&nu_doc=96... che purtroppo non è più leggibile. E non perdete tempo a "contattare il webmaster" come suggerito alla pagina (con tanto di mail: webmast@smartapiprod.cc.cec.eu.int), perchè non vi risponderà nessuno.
Tuttavia non ci sono dubbi sul fatto che l'UE nutra un grandissimo interesse per microchip Rfid, in questo documento si parla dell'Importanza dell'indentificazione a radiofrequenza e addirittura della Funzione sociale della RFID: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2007:0096:FIN:IT:PDF e si dice anche che "nel 2006, la Commissione ha condotto una consultazione pubblica sulla RFID".Consultazione pubblica? Qualcuno ne ha mai sentito parlare?E questo ci porta alla situazione italiana...

Cosa succede in Italia?

Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova, ha sviluppato un microchip al silicio impiantabile nel cervello e capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta risoluzione con neuroni cerebrali - alquanto inquietante -. Nelle intenzioni dichiarate dai ricercatori, la nuova tecnologia sviluppata in CyberRat rappresenta la base di partenza per lo sviluppo di nuovi sofisticati strumenti sperimentali utili a capire come le reti complesse che i neuroni creano nel cervello interconnettendosi sono in grado di elaborare le informazioni e, meraviglie delle meraviglie, in futuro l’applicazione di questa tecnologia sarà utilizzata per la creazione di neuroprotesi “intelligenti”, capaci di registrare l’attività cerebrale ad alta risoluzione, elaborare delle risposte mediante microelaboratori su chip e stimolare il cervello in un circuito ibrido neuro-elettronico.

Inoltre ogni anno 3 milioni e 500 mila passeggeri utilizzano un sistema di ticketing Rfid per attraversare lo stretto di Messina pubblicizzato come un "servizio più veloce". I biglietti col tag sono "gentilmente offerti" da Caronte & Tourist, armatore siciliano che da oltre 40 anni traghetta persone e automezzi, collegando i porti di Messina e Villa San Giovanni (Reggio Calabria).

Addirittura in alcuni parchi come il Larix Park di Livigno, Le Ragnatele di Alghero o il Civetta Adventure di Belluno, si è passati ad una gestione taggata. In che modo viene venduta la tecnologia R-Fid nei parchi avventura? Nel solito modo: la sicurezza! Ma alla fine è solo una sicurezza per i gestori dei parchi affinché tutti paghino il dovuto...

All’inizio di ogni percorso sull’albero è installata un’antenna Rfid con una distanza di rilevazione di oltre quattro metri e sempre attiva, che garantisce l’ottimizzazione della lettura del tag anche in caso di letture multiple (grazie a un apposito sistema anti-collisione che risolve la copresenza dei chip). In pratica, grazie a una regolazione calibrata delle antenne, il sistema evita la lettura dei tag relativi ai clienti che non sono ancora saliti sul percorso. Il sitema di identificazione è collegato a un software gestionale che permette alla cassa di contabilizzare i vari percorsi secondo una modalità a tempo oppure a singolo percorso in modo da lasciare al gestore del parco la libertà di erogare il servizio in una formula pay per use più adeguata al cliente.In Italia forse siamo anche più all'avanguardia su alcuni aspetti, abbiamo persino l' RFID Italia Awards, un’iniziativa indipendente promossa da Loft Media Publishing (ex Cedites) con l’obiettivo di riconoscere e premiare l’innovazione legata all’utilizzo delle tecnologie a radiofrequenza.

Purtroppo la tecnologia RFID si sta facendo strada anche là dove, fino a pochi anni fa, era difficile immaginarne l'uso. Uno degli esempi più emblematici è dato dalle protesi dentarie, che presto saranno in grado di "raccontare la propria storia" inviando qualche manciata di byte via etere. (sic!) 
Infatti già dal 2006 sono state sperimentate le prime protesi odontoiatriche capaci di memorizzare informazioni sull'impianto e le visite di controllo. L'obiettivo? Secondo l'inventore, è tutelare medico e paziente, ma sappiamo che la storia della "sicurezza" è solo una facciata, nella realtà si tratta del primo impianto umano di trasponder!

La situazione in Italia come nel mondo è preoccupante, cosa succererà, ad esempio, con l'entrata in vigore del Mercato Transatlantico entro il 2015?
Stay tuned!

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