La deriva anti-umana dell’Europa - su Corrispondenza Romana 22.5.2013
Le potentissime lobby omosessuali, che hanno i loro aderenti e simpatizzanti all’interno di mondi impensabili, condizionano pesantemente l’azione di Governi e Parlamenti europei ed extra-europei.
Il fine non è quello di riconoscere diritti che per le coppie dello stesso sesso già ci sono – come in Italia – ma è quello, subdolo, di scardinare l’istituto familiare formato da un uomo e una donna che intendano procreare.
Si allinea a questa prospettiva la terza carica dello Stato, il presidente della Camera, Laura Boldrini: «Le persone omosessuali – ha dichiarato qualche giorno fa ‒ devono veder riconosciute giuridicamente le loro unioni anche in Italia, come avviene già in diciotto ‒ e, a breve, in diciannove ‒ Paesi dell’Unione europea. L’Europa ce lo chiede. L’Europa non ci chiede solo il pareggio di bilancio, ci chiede anche di riconoscere diritti».
L’Europa alla quale fa riferimento l’onorevole Boldrini è la stessa Europa nella quale si consuma un aborto ogni 25 secondi; dove i matrimoni tra persone di sesso opposto sono diminuiti del 30% negli ultimi vent’anni; dove la natalità e il tasso di crescita della popolazione sono garantiti solo dagli immigrati. È l’Europa che ha evitato di scrivere nella sua Costituzione i fondamenti cristiani della sua genesi; che incoraggia la distruzione degli embrioni umani al fine della sperimentazione scientifica. È un continente che ha perduto la sua anima cristiana, che vive di edonismo e di desiderio di libertà e che è il principale attore di quella deriva anti-umana che prelude alla sua fine, sul piano storico e politico. (Danilo Quinto)
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