Ordine Mondiale: Quell'antico pensiero di fabbricare gli uomini, secondo J.Ratzinger - Vecchio post sempre più attuale
(www.chiesadomestica.net - 10.12.2006) - Infernale BlogNews - Un'occhiata alle notizie rivelatrici della devastazione programmata - di Simonetta Castellano
LEGGI ANCHE:
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Vedi:
UNO SGUARDO TEOLOGICO SULLA PROCREAZIONE UMANA - di J.Ratzinger
Da “Medicina e Morale” 38 (1988), 507-521, poi ripreso da AA.VV., Bioetica, un’opzione per l’uomo. Iº Corso Internazionale di Bioetica. Atti, Jaca Book, Milano 1989, pp. 197-213.
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(www.chiesadomestica.net - 10.12.2006) - Infernale BlogNews - Un'occhiata alle notizie rivelatrici della devastazione programmata - di Simonetta Castellano
Gli orientamenti della scienza contemporanea per
andare verso una popolazione mondiale più sana ed efficiente: i
ginecologi inglesi chiedono autorizzazione legale per uccidere i nati
disabili e produrre uomini-bovini, al fine di selezionare una umanità
più forte.
La verità è che "da quando è diventato possibile «riprodurre» l'uomo in un laboratorio, a prescindere da una donazione interpersonale, senza un'unione corporea tra uomo e donna", come diceva il card.Ratzinger già nel 1988, siamo tutti in pericolo. In grave pericolo. Perchè, continuava il card.J.Ratzinger ...
La verità è che "da quando è diventato possibile «riprodurre» l'uomo in un laboratorio, a prescindere da una donazione interpersonale, senza un'unione corporea tra uomo e donna", come diceva il card.Ratzinger già nel 1988, siamo tutti in pericolo. In grave pericolo. Perchè, continuava il card.J.Ratzinger ...
"Anche ciò che si fa nel laboratorio non è affatto
conseguenza di premesse puramente meccanicistiche, ma è piuttosto
frutto di una scelta, che deriva da una concezione basilare del mondo e
dell’uomo."
Una concezione che J.Ratzinger trova il modo di spiegare a fondo,
raccontando nel dettaglio da dove viene il pensiero di "poter fabbricare
l'uomo" e come nella storia della cultura ne sono state descritte le
tappe di realizzazione.
Dice, in sintesi, J.Ratzinger in un suo scritto del 1988:
«II pensiero di poter «fabbricare» l’uomo, ha forse
trovato la sua prima espressione nel giudaismo della cabala, con l'idea
del Golem. Attraverso la recitazione ordinata di tutte le combinazioni
pensabili delle lettere della creazione, si riesce finalmente a produrre
l'«homunculus», il Golem.
Il Golem dice agli uomini: «Se voi, come Dio, potete
creare un uomo, allora si può dire: non vi è al mondo nessun altro Dio
all’infuori di questo...».
«Creare» è posto in connessione con «potere»; il
potere è ora nelle mani di coloro che possono produrre gli uomini, essi
acquisendo un tale potere hanno preso il posto di Dio.
Il mondo della pianificazione razionale, della
«riproduzione» dell’uomo organizzata e diretta scientificamente non è
per nulla il mondo della libertà. Al contrario, proprio il fatto che
l’origine dell'uomo sia ridotta alla riproduzione, è espressione della
negazione della libertà personale: la riproduzione è montaggio di
elementi necessitanti; il suo mondo è quella realtà descritta dalla
cabala, una combinazione a partire da lettere e numeri; chi conosce il
suo codice, ha potere sull'universo.
Sembra un progresso isolare il fenomeno biologico elementare e
riprodurlo in laboratorio. E logico quindi che la nascita dell’uomo sia
ormai solo riproduzione. E' di conseguenza inevitabile considerare come
apparenza mitica tutto ciò che va oltre la riproduzione; l’uomo liberato
dal mito non è ormai altro se non una combinazione di informazioni,
all'interno della quale—guidando l'evoluzione—si può partire alla
ricerca di nuove combinazioni.
Come scrive A.Huxley nel 1932 ne "Il mondo nuovo", è
chiaro che, in questo mondo definitivamente e completamente
scientificizzato, gli uomini potrebbero ancora venir prodotti solo nel
laboratorio.
L’uomo si è definitivamente emancipato dalla sua natura; egli non vuole più essere una creatura naturale.
Ognuno sarà composto—a seconda del bisogno—in un laboratorio,
in vista della funzione che dovrà svolgere. Da gran tempo ormai la
sessualità non ha più nulla a che fare con la propagazione della specie
umana; anche solo il ricordo di ciò diventa quasi un'offesa per l'uomo
programmato. Avendo perso la sua funzione originaria la sessualità è ora
solo un elemento di narcosi, con cui la vita diventa sopportabile,
Marx potè ancora rivendicare con entusiasmo il diritto dell'uomo alla lotta per il dominio della natura. «Lotta contro la natura» e «liberazione dell'uomo» erano per lui quasi sinonimi. Oggi cominciamo a provare angoscia di fronte a questa liberazione.
La libertà dell’uomo e della sua ricerca, che va emancipandosi
dall’ethos, presuppone già nel suo principio la negazione della libertà.
Ciò che rimane è il potere del «Consiglio mondiale di amministrazione», come nella descrizione di A.Huxley.»...
E' un testo questo del card.Ratzinger che, riletto dopo le notizie dei
nostri giorni, può far correre un brivido lungo la schiena: sembra
proprio trattarsi di uno dei tanti scritti profetici di J.Ratzinger,
redatti con quel suo tipico stile, che tenta di comunicare
l'incomunicabile con delicatezza e di mobilitare i cuori con
raffinatezza.
Forse non siamo così lontani dagli orribili scenari fantascientifici di
una umanità dominata da oligarchie planetarie, che muovono i fili di una
biotecnologia disumana, per esercitare un potere totalitario. Forse, ci
siamo già dentro. Forse, quell'era che ci sembra così lontana nelle
profezie apocalittiche di mistici e santi, è già cominciata. C'è da
pensarci.
LEGGI ANCHE:
> Strategie di controllo globale dell'umanità: verso l'esproprio della funzione procreativa - di S.C.
> Il sovvertimento in atto nella società
> BXVI, Chi progetta di governare il mondo e come, globalizzazione e nuovo ordine mondiale- di S.C.
> Dotti, medici e sapienti - di S.C.
> Vita frenetica e filosofie del vivere - di S.C.
>Autorizzare l'uso di sperma artificiale
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Vedi:
UNO SGUARDO TEOLOGICO SULLA PROCREAZIONE UMANA - di J.Ratzinger
Da “Medicina e Morale” 38 (1988), 507-521, poi ripreso da AA.VV., Bioetica, un’opzione per l’uomo. Iº Corso Internazionale di Bioetica. Atti, Jaca Book, Milano 1989, pp. 197-213.
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>La notizia su Avvenire.it - 8.11.2006. Se le
autorità decideranno di garantire la licenza, dicono i ginecologi
inglesi, saremo in grado di produrre un embrione che sarà «umano al 99.9
per cento e animale allo 0.1». Dai loro embrioni si spera di ottenere
un tessuto umano geneticamente compatibile con quello del malato che ha
fornito le staminali. Si farà così: nell'ovulo del bovino sarà
introdotto il nucleo di una cellula umana. L'embrione verrà quindi fatto
sviluppare fino a raggiungere lo stadio di blastocisti. Dopo sei
giorni, gli scienziati estrarranno le staminali dall'embrione e questo
verrà distrutto entro 14 giorni dalla creazione."
>La notizia su Avvenire.it - 7.11.2006. La
proposta dei ginecologi inglesi: «Lasciateci uccidere i bambini
disabili». Lo chiedeva domenica, dalle colonne del Sunday Times,
l'associazione dei ginecologi inglesi, il prestigioso Royal College of
Obstetricians and Gynaecology."
I professori chiedono l'eutanasia attiva invece degli aborti tardivi, perché "Se una donna fin dall'inizio sa che in caso di disabilità il neonato si può sopprimere, forse sarà incoraggiata a rischiare, e a portare avanti una gravidanza non del tutto sicura."
I professori chiedono l'eutanasia attiva invece degli aborti tardivi, perché "Se una donna fin dall'inizio sa che in caso di disabilità il neonato si può sopprimere, forse sarà incoraggiata a rischiare, e a portare avanti una gravidanza non del tutto sicura."