lunedì 19 agosto 2013

Se l'Italia è ancora un paese civile...deducetelo voi dopo un salto nel sito dell'Agenzia delle Entrate



Agenzia delle Entrate. Scadenze del 20-08-2013. Sono oltre 300! Li vogliamo morti ammazzati. -di Giuseppe Sandro Mela 19 agosto 2013

É sempre gratificante scorrere il sito dell’Agenzia delle Entrate. In un’apposita sezione riporta giorno per giorno l’elenco degli adempimenti burocratici che i Contribuenti dovrebbero effettuare, adempimenti ai quali consegue l’ovvio pagamento.

Questo che segue é un estratto parziale della prima di 27 pagine. Il totale supera i trecento adempimenti, solo per il giorno 20 agosto, ovviamente.

La primavera araba divenuta un'estate rovente

Cristiani e laici arabi condanno il sostegno dell'Occidente ai Fratelli Musulmani in Egitto da Io Amo L'italia di Valentina Colombo 18/08/2013 (La Nuova Bussola Quotidiana)  


I tragici eventi che vedono come protagonisti l’Egitto e la sua popolazione sono stati ampiamente commentati. Il bagno di sangue per le strade, nelle chiese e nelle moschee non si arresta. Le immagini rimbalzano sugli schermi televisivi, nei social media, sui giornali. Tutti noi guardiamo attoniti quanto sta colpendo un Paese che ci ha sempre attratto per la storia e la cultura millenarie, per il suo mare cristallino, per la sua popolazione amabile. Siamo tutti consapevoli che l’Egitto stia vivendo un momento delicato che ne segnerà il futuro.

Ma i governi occidentali sono consapevoli di tutto ciò? Sono consapevoli che lo schierarsi da un lato piuttosto che da un altro segnerà le sorti di circa novanta milioni di egiziani? In Egitto e nel mondo arabo questa consapevolezza esiste unita alla preoccupazione che l’Occidente si schieri per l’ennesima volta dalla parte sbagliata ovvero dalla parte del carnefice e non della vittima. È questo il motivo per cui negli ultimi giorni si stanno susseguendo comunicati, dichiarazioni e articoli che mirano a risvegliare l’Occidente.

Le colpe di Berlusconi e l'abisso che ci aspetta..

La corsa verso l'abisso
 da ItalianiLiberi di Ida Magli 03.08.2013


La società italiana e il suo governo attuale sembrano davvero un camion che perde pezzi mentre corre sempre più in fretta verso un precipizio. Nessuno mette mano al freno, anzi: l’aspetto più terrificante della situazione è l’assoluta tranquillità del pilota e di coloro che lo circondano. Guardano tutti la strada davanti a sé senza vedere neanche il più piccolo ostacolo. La condanna di Berlusconi, a detta di tutti i protagonisti della conduzione politica, non cambierà nulla all’assetto del governo Letta; anzi c’è perfino chi dall’alto di un posto di comando privilegiato, si affanna a “blindarlo”, come usano dire i giornalisti, tanto è ritenuto indispensabile a salvare il paese dall’inevitabile catastrofe che seguirebbe alla sua caduta. Tutto questo è stato affermato di nuovo ieri sera davanti alla condanna di Berlusconi.

Ebbene, le colpe di Berlusconi di cui gli italiani si possono lamentare non sono certo quelle condannate dalla magistratura, 

martedì 6 agosto 2013

Mi sono scoperto monarchico. Anzi cesaropapista. Comincio ad aver dubbi persino sulla bontà di quella breccia in Porta Pia

E' lo scherzoso commento di un giornalista sulle tragedie della nostra politica finita in mano alla democrazzzia tecnocratica... Ma scommetterei che il pensiero, di questi tempi, ha sfiorato più di un insospettabile cittadino della Repubblica Italiana...

Papa Bergoglio, da monarca, fa. Il governo italiano eletto non fa: che sia meglio la monarchia?

 su Notizie Tiscali.it, di Giuseppe Cadeddu

Mi sono scoperto monarchico. Anzi cesaropapista. Comincio ad aver dubbi persino sulla bontà di quella breccia in Porta Pia.

Sì, perchè Papa Francesco, oltre le simpatie unanimi, che raccoglie trasversalmente - dai bikers incolti (nella barba) con le Harley, ai radical chic colti, passando per i rivoluzionari pronti a sostituire sulle magliette il suo volto alla faccia del Che - è uno che sta mostrando che vor dì essere un capo, anzi un monarca

E' stato eletto giusto quattro mesi fa ed ha: abbracciato, nel segno della continuità, Ratzingher e scritto un'enciclica a quattro mani con lui, spostato-riposto-sostituito un po' di cortigiani in Curia, dato più di una bacchettata allo IOR e ai lussi prelateschi a 4 ruote, andato ipso facto a Lampedusa e, in ultimo, posto mano alla riforma della giustizia oltre Tevere e nelle sedi dei nunzii apostolici.

Niente promesse, niente proclami, niente annunci. Lo ha fatto. Motu proprio. Che meraviglia. Peraltro, non potendo delegare, senza aver perso un appuntamento da quelli istiituzionali a quelli con la gente, dentro e fuori il calendario liturgico.

Del resto non deve fare campagna elettorale, nè convincere elettori grandi o piccoli che siano, lobby più o meno potenti, alleati e partigiani, nè distribuire poltrone e borse, nè misurare col bilancino le quote di maggioranza.  Vuoi mettere non dover passare da sfinenti disegni di legge, millanta commissioni ed emendamenti, esternazioni, dichiarazioni, litigi da camera e da telecamera, discussioni pre-aula, in-aula, post-aula, bi-camere, voti pianistitici o segreti, conte, assenze, tradimenti, minoranze e maggioranze, eccezioni formali e formalismi, revisioni, approvazioni, controlli a ogni passaggio, firme e pubblicazioni lunghe come una Quaresima.

E' un monarca e decide. Punto. E lo fa con il piglio che chi comanda deve avere. Senza esitazioni. Sì, va bene, la sua elezione è stata «suggerita» dallo Spirito Santo in un Conclave e non è avvenuta con una matita copiativa in una scalcinata cabina elettorale dal popolo che sacramenta a ragione, e questo qualcosa vorrà dire, tuttavia è l'esito che è interessante. 

Bastano pochi metri e un fiume per dividere un luogo dove la riforma della giustizia è stata fatta in un amen (ebbé) da un altro in cui vige ancora il Codice Rocco e di riforma della giustizia si parla dai tempi di Salvemini e Nitti. E si tralasciano tutte le altre ipotesi di riforme. Un triste Rosario laico, mai concluso. Decenni per finire una strada come per coprire una buca o mettere in sicurezza una scuola, figuriamoci il resto. Ergo sono monarchico. Di più: cesaropapista.

Poi, a ben vedere, i monarchi sono universalmente ben voluti dalla gente - basti vedere cosa sta accadendo nel Regno Unito per l'erede al trono - mentre i governanti sono - quando va bene - sopportati. Nonostante democraticamente eletti. Dunque ben venga il «per Grazia di Dio e volontà della Nazione», l'ineluttabilità del Destino o le decisioni dello Spirito o di chi volete voi.

Churchill diceva che la democrazia è la peggiore forma di governo (ma migliore di quelle fino ad allora sperimentate)...Più che peggiore, Bergoglio docet,  è inutile. Si torni dunque al potere per casato, illuminato magari, ma ereditario. In fondo anche da noi, col corporativismo che abbiamo, il potere è ereditario comunque.Si pone un problema. E in Italia? Gridare ancora «Avanti Savoia» con l'erede  ballerino e telegenico? Mah, qualche dubbio c'è. Ma insomma, una soluzione si trova. I regni in Terra in passato erano distribuiti proprio dai Pontefici.

Santo Padre, si faccia venire un'idea, un alto suggerimento, un'ispirazione. Faccia felice il popolo delle inutili matite copiative.
 

15 luglio 2013
>http://notizie.tiscali.it/socialnews/Cadeddu/8350/articoli/Papa-Bergoglio-da-monarca-fa-Il-governo-italiano-eletto-non-fa-che-sia-meglio-la-monarchia.html

lunedì 5 agosto 2013

Rodotà: "E' stata imboccata una strada politicamente pericolosa. Un Parlamento eletto sulla base di una legge viziata di incostituzionalità vuole modificare la Costituzione!"


La Costituzione italiana deve diventare presidenziale, lo decretò il piano della P2


da Il Fatto Quotidiano del 31 luglio 2013

Il costituzionalista Stefano Rodotà: "si associa la modifica costituzionale alla
maggioranza più debole, contraddittoria e precaria della storia della Repubblica e la si fa diventare una questione di parte"

"Le due revisioni costituzionali generali degli ultimi anni sono state un fallimento proprio perché condotte all’insegna del conflitto e identificate con una maggioranza precaria: mi riferisco alla riforma del Titolo V che ha provocato più problemi di quanti volesse risolvere e alla “costituzione berlusconiana” bocciata da 16 milioni di cittadini nel 2006"

"Aggiungo che si tratta di un Parlamento eletto sulla base di una legge viziata di incostituzionalità, argomento che mostra come sia stata imboccata una strada politicamente pericolosa." ...


Sono i bankster della Jp Morgan Chase a "spiegare" che la vetusta Costituzione italiana, "fondata sul lavoro" e "nata dalla Resistenza antifascista", con la sua mania di tutelare le libertà democratiche partendo dai diritti dei cittadini-lavoratori, finisce solo col frenare il business e quindi va al più presto cambiata



MegaChip 4.8.2013 - di Giorgio Cattaneo

A dettare le regole - diktat veri, per nuove leggi-capestro - sono soggetti alieni come la potentissima Ert, European Roundtable of Industrialists, e il Transatlantic Business Dialogue, mentre sono i bankster della Jp Morgan Chase a "spiegare" che la vetusta Costituzione italiana, "fondata sul lavoro" e "nata dalla Resistenza antifascista", con la sua mania di tutelare le libertà democratiche partendo dai diritti dei cittadini-lavoratori, finisce solo col frenare il business e quindi va al più presto cambiata, rimossa, amputata, utilizzando ovviamente la manovalanza locale disponibile, Pd e Pdl. Qualcuno, all'indomani dell'ultima sentenza anti-Berlusca, strilla: impossibile che a mettere mano alla Costituzione sia un pregiudicato per gravi reati. Volendo, la storia dei reati gravi è lunghissima. La madre di tutte le illegalità - il trattato-fantasma di Maastricht, fondamento dell'euro-potere che sta devastando l'Italia - secondo l'ex ministro Giuseppe Guarino costituisce una pericolosa violazione della Costituzione nazionale, nonostante la "legge dell'obbedienza europea" firmata dal super-tecnocrate Antonio La Pergola già alla fine degli anni '80, quando il pubblico era distratto dalle ultime imprese di Craxi e Forlani.

Il popolo del centrosinistra, quello che ha sprecato vent'anni nella guerra di carta contro il Caimano, ora inonda di proteste il Pd "rinnegato e collaborazionista", credendo ancora che sia stato il Cavaliere ad affossare l'Italia, e non il bonario Romano Prodi, l'uomo che sorrideva a reti unificate e intanto si preparava alla condanna del paese, quella vera, l'economicidio ricattatorio del debito, lo scalpo dell'allora settima potenza industriale del mondo - troppo vitale e incontrollabile, troppo vicina al petrolio della Libia e al gas della Russia di Putin. Affiora, lentamente, l'enormità dell'irreparabile: il ruolo dei colossi finanziari dietro alle marionette della politica, le drammatiche urgenze degli scenari geopolitici in vista della confrontation con la Cina, la evidente simmetria tra le guerre locali della Nato e la crisi economica indotta nella quale sta annegando l'Europa, il gigante tradito e nanizzato dall'euro.

Finita la recita dell'uomo di Arcore, il mainstream italiano è interamente occupato a presidiare militarmente la scena mascherando il vuoto politico e proponendo il consueto teatro d'ombre, nell'ora delle mezze figure - Letta, Alfano, Renzi - mentre si affacciano in prima serata (come in ogni vero cambio di stagione) nomi poco consueti come quelli di giuristi e costituzionalisti, da Rodotà a Zagrebelsky, a indicare che qualcosa di strano, oscuro e incomprensibile sta probabilmente per accadere. Tutto è pericolosamente immobile, sospeso: legge elettorale, giustizia e riforme costituzionali, la sinistra calamità del presidenzialismo che incombe sull'orizzonte come i tartari del deserto di Buzzati, mentre il paese reale strangolato dalle nuove tasse imposte dall'euro-regime guarda ormai con crescente allarme all'autunno che arriva.

>http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=83219&typeb=0&Come-i-tartari-del-deserto-di-Buzzati

Operazione "Piazza pulita" in Vaticano: anche il caso di Emanuela Orlandi sembra far parte del pacchetto esplosivo che sta per travolgere lo Ior e la Curia


di Simonetta Castellano, su Babilonia la Grande 6.8.2013

Bergoglio afferma di sapere che Emanuela è morta e l'inchiesta della Procura di Roma sul caso Orlandi arriva ad una svolta: la volontà di BXVI e del Vescovo di Roma di fare "Piazza pulita" in Vaticano evidentemente procede, verso tutti gli "scheletri nell'armadio" dello Ior


Perché anche la sparizione di Emanuela Orlandi riguarda il periodo più oscuro dell'Istituto e risale al ventennio della delittuosa gestione del cardinale statunitense Paul Casimir Marcinkus (dal 1971 al 1989), che per le responsabilità dello Ior nel crac del Banco Ambrosiano del 1982 fu condannato al carcere ma non potè essere arrestato in quanto diplomatico vaticano, e il Vaticano non concesse l'estradizione.

"Come scrive Ferdinando Imposimato nel suo libro La Repubblica delle stragi impunite, a quel tempo Sindona era cassiere di Cosa nostra e anche consulente finanziario dello Ior. La cloaca vaticana assorbiva e drenava i miliardi della mafia, per finanziare, anche attraverso servizi e gruppi segreti, movimenti come Solidarnosc o azioni anti-comuniste in Italia e nel mondo." (Lettera43.it)

 
E secondo quanto è recentemente emerso nell'inchiesta di Roma sul caso Orlandi,
Emanuela venne rapita come reazione di una cordata ecclesiastica a questa politica vaticana
.

"La novità è legata agli interrogatori delle ultime settimane a Piazzale Clodio a carico di Marco Fassoni Accetti, il fotografo d’arte 57 enne che si è presentato spontaneamente a fine marzo dichiarando di essere stato uno dei telefonisti della vicenda Orlandi", dice la Procura di Roma...

VATICANO, GRANDI BANCHE INTERNAZIONALI E SCANDALO MPS, Cerchiamo di vederci chiaro!

ESCLUSIVA/ Scandalo MPS, ecco il legame tra le grandi banche americane e la finanza vaticana
da www.infiltrato.it di Carmine Gazzanni |

Ieri parlavamo dei rapporti e dei forti interessi di Mps con Francesco Caltagirone da una parte, e con Gianni Letta dall’altra. Due uomini legati a doppio filo con la finanza cattolica. Da qui la domanda: che ruolo ha giocato il Vaticano nella vicenda? Forse non di primo piano. Ma rimane come sfondo in questo sottobosco di intrecci e interessi politici e, soprattutto, economici che, in pratica, toccano tutti. Da Ettore Gotti Tedeschi a Andrea Orcel, da Emilio Botin ai legami con lo Ior del Banco di Santander. Fino ai Rotschild.

di Carmine Gazzanni


MPS-ANOTNVENETA: UN AFFARE FINANZIARIO “MONDIALE” - Altro che politica. O meglio, non solo. Dietro lo scandalo che sta investendo il Monte dei Paschi di Siena cominciano a spuntare nomi grossi della finanza non solo italiana, ma anche mondiale. Soltanto ieri ricordavamo un particolare sfuggito ai più: per gestire l’acquisizione di Antonveneta dagli spagnoli del Santander, l’ex numero uno di Mps Giuseppe Mussari decide di affidarsi alla potente banca americana della Morgan Stanley che, insieme, a Citigroup, Merrill Lynch, Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan copre anche economicamente l’operazione.

L’aumento di capitale si articola in tre direzioni: la sottoscrizione da parte degli azionisti Mps per cinque miliardi; l’emissione di nuove azioni per un miliardo al servizio di un prestito convertibile e l’emissione di strumenti di debito subordinati per un massimo di due miliardi. Ultimo tassello un finanziamento ponte da 1,95 miliardi da ripagare con la cessione di asset non strategici. Ebbene, i sei istituti finanziari partecipano a ogni fase dell’operazione.

sabato 3 agosto 2013

Ior, tutti gli scandali della banca vaticana da Marcinkus, alla P2, al crac del Banco Ambrosiano, passando per cadaveri eccellenti e Solidarnosc. Mafia. Riciclaggio. Illeciti finanziari. E trame occulte

La riforma impossibile dell'istituto tentata da Benedetto XVI. Che ora passa nelle mani di papa Francesco


Lettera43.it - di Barbara Ciolli



Monsignor Paul Casimir Marcinkus, per 20 anni ai vertici dello Ior.
Monsignor Paul Casimir Marcinkus,
per 20 anni ai vertici dello Ior
«Chi tocca lo Ior muore», è la regola che - più o meno metaforicamente - domina il Torrione Niccolò V, sede dell'istituto, dalla sua apertura nel 1942.
Ufficialmente, la banca dei prelati serve a far fruttare il più possibile i beni per le opere di carità nel mondo. Nella realtà, per la sua opacità e impenetrabilità, lo Ior è diventato la centrale di riciclaggio e il veicolo dei
maggiori illeciti finanziari della storia.

PERIODO OSCURO. Il periodo più oscuro dell'Istituto risale al ventennio della gestione a dire poco discussa del cardinale statunitense Paul Casimir Marcinkus (dal 1971 al 1989), che ebbe il suo apice nello scandalo della loggia P2 e nel crac del Banco Ambrosiano del 1982.
 

Ma, nel 2012, sul caveau blindato dello Ior si è di nuovo allungata l'ombra sinistra della mafia, con la scoperta del memoriale segreto di Gotti Tedeschi...


Il nuovo corso delle indagini del tribunale vaticano sullo Ior sta prendendo velocità: incontri tra pm italiani e magistrati della Santa Sede per evitare le lungaggini delle rogatorie


Ior, rogatoria vaticana sul caso Scarano - La Santa Sede vuole incontrare i pm romani

3.8.2013

Il nuovo corso delle indagini del tribunale vaticano sullo Ior sta prendendo velocità. Ieri, il promotore di giustizia vaticano Giampiero Milano ha fatto appunto sapere di aver inoltrato richiesta di rogatoria internazionale alla procura di Roma sul caso dell’ex contabile dell’Apsa monsignor Nunzio Scarano, arrestato dagli inquirenti romani con l’accusa di corruzione e truffa e indagato anche dall’autorità giudiziaria d’oltretevere.

A confermare le intenzioni della Santa sede ci sono poi i contatti informali avviati alcuni giorni fa. Al procuratore di Roma gli investigatori vaticani avevano anticipato l’intenzione di avviare una nuova collaborazione, proponendo un incontro che potrebbe svolgersi già nei prossimi giorni.


Un passo decisivo per sviluppare rapidamente le indagini, tanto più dopo l’accordo tra Vaticano e Bankitalia
(ovvero tra i due organismi di investigazione finanziaria Aif e Uif) per lo scambio automatico delle informazioni finanziarie nei casi di sospetto riciclaggio che in prospettiva permetterà di evitare le lungaggini burocratiche legate alle rogatorie.


L’avvocato di monsignor Scarano, Francesco Caroleo Grimaldi, ha già detto che il suo assistito è pronto a rispondere alle domande che gli arriveranno tramite rogatoria: «Sicuramente il Vaticano troverà la disponibilità di monsignor Scarano». Ha spiegato: «Più volte Scarano ha rappresentato la propria volontà di collaborare con il Vaticano, anche con missive al Santo Padre».


>http://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/ior_rogatoria_caso_scarano/notizie/311632.shtml

"Piazza pulita" in Vaticano: l'operazione di Benedetto XVI che apre scenari inimmaginabili

 


di Simonetta Castellano - su Babilonia la Grande 3.8.2013

In Vaticano è in corso, a carico del sacerdote dell'Apsa arrestato in Italia, un autonomo procedimento penale.
La magistratura della Santa Sede ha anche congelato i conti Ior riconducibili a mons.Scarano (attualmente sospeso dalle funzioni) ed ha emesso un'ordinanza per evitare che carte e documenti possano essere sottratti.

C'è una volontà precisa, oggi, nella Santa Sede ed è quella di fare pulizia in Vaticano. Da quando BXVI fece compiere l'inchiesta interna su lobby e reati in Vaticano e poi con il suo atto di rinuncia all'ufficio romano del Vicario di Cristo avviò la riforma epocale della struttura di governo della chiesa, è iniziato quello che sul Corriere è stato definito lo "smantellamento progressivo e inesorabile" della Curia romana.

BXVI, infatti, con i due atti connessi dell'inchiesta interna e della successiva rinuncia, prima accertò la gravissima condizione delittuosa e immorale della curia vaticana e poi destituì in blocco tutti i poteri nella curia, come conseguenza diretta della sua rinuncia all'ufficio romano. E con gli atti dell'inchiesta interna consegnò al conclave, e al successore, il programma da attuare: fare piazza pulita in Vaticano.

Le avvisaglie di questa operazione "Piazza pulita" sono state apocalittiche: ...


venerdì 2 agosto 2013

IlCorriere: Ior, Monsignor Scarano indagato anche in Vaticano, inviate rogatorie a Roma - Indagine estesa anche a Cipriani e Tulli

In Vaticano, ha confermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, è in corso a carico del sacerdote arrestato in Italia un autonomo procedimento aperto in base ad accertamenti effettuati dall’Aif (Autorità informazione finanziaria)...

Nei giorni scorsi, Francesco aveva detto: «Bel favore che ha fatto questo signore alla Chiesa! Riconosciamo che lui si e' comportato male, la Chiesa lo deve punire».

Dunque, era stata una dichiarazione di intenti: oggi la magistratura della santa Sede indaga contro lo Ior affianco alla Procura dell Repubblica di Roma. Mentre leggevo le notizie pensavo... Il fatto è epocale... E lo Ior è anche un armadio pieno di scheletri... Cosa succederà adesso in Vaticano?...


Anche la magistratura della Santa Sede lo accusa di riciclaggio - Scandalo Ior, il Vaticano conferma: «Aperta indagine su monsignor Scarano»

(Corriere del Mezzogiorno, 2.8.2013) - LA CONFERMA - L'inoltro della richiesta per le vie diplomatiche abituali ha quale obiettivo, ha ribadito padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, «la collaborazione della magistratura italiana per il procedimento aperto nei confronti di mons. Scarano nell'ambito della giurisdizione della Stato della Città del Vaticano».
 
IL PAPA - Nei giorni scorsi lo stesso Papa Francesco aveva fatto cenno a questa possibilità: «Bel favore che ha fatto questo signore alla Chiesa! Riconosciamo che lui si e' comportato male, la Chiesa lo deve punire nella forma giusta, perchè agiva male».

>http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/cronaca/2013/2-agosto-2013/scandalo-ior-vaticano-confermaaperta-indagine-monsignor-scarano-2222450029420.shtml


(www.corriere.it 2.8.2013) - "Per la prima volta nella storia - il Promotore di giustizia, presso il Tribunale di prima istanza, equivalente del nostro Procuratore della Repubblica, Professor Giampiero Milano, ha inoltrato attraverso le vie diplomatiche, formale richiesta di rogatoria alla Procura della Repubblica di Roma, per assistenza giudiziaria sul caso".

"L' indagine penale vaticana si è attivata dopo un rapporto-denuncia al Promotore di Giustizia da parte dell'Aif, l' Autorità di intelligence finanziaria che agisce come supervisore dello Ior, in seguito a rapporti su transazioni finanziarie sospette. I conti Ior riconducibili a mons.Scarano (attualmente sospeso dalle funzioni) sono stati congelati con un'ordinanza del 9 luglio, dal Promotore di Giustizia. Allo stesso tempo il Promotore di giustizia vaticano ha emesso un'ordinanza per evitare che carte e documenti possano essere sottratti o distrutti dagli uffici dello Ior"


>http://www.corriere.it/cronache/13_agosto_02/scarano-rogatoria-vaticano_8e2c3ac8-fb49-11e2-be12-dc930f513713.shtml

giovedì 1 agosto 2013

L'azione di pulizia che Benedetto XVI ha affidato al suo successore con l'inchiesta interna sulle lobby: quale bomba ad orologeria sta per esplodere in Vaticano?

Scarano, nel documento del Tribunale, viene definito "consumato delinquente". E il monsignore arrestato non è un caso isolato, ma appare rappresentativo di un sottobosco "molto diffuso" nella Chiesa...

E non solo: con “spiccate attitudini criminali” e "capacità di gestire uomini, istituzioni e cose per finalità illecite". (Il Fatto Quotidiano)

Perciò, ci si chiede se la crepa che si è aperta con l’arresto del prelato non sia «la falla fatale di un muro fin qua incrollabile» e se « un rosario di verità nascoste non stia definitivamente sgranando i suoi misteri». (La Città di Salerno)
 

Infatti, un comunicato della Sala Stampa del Vaticano dice: “Le indagini possono essere estese anche ad altre persone”...

Il Tribunale del Riesame: per Scarano “spiccate attitudini criminali”


Ior, per Scarano “spiccate attitudini criminali”: ecco le motivazioni dell’arresto

Il Tribunale del Riesame spiega le ragioni del provvedimento con cui lo scorso 13 luglio ha negato gli arresti domiciliari a monsignor Scarano. Nel documento, si parla di "spregiudicatezza unita a capacità di gestire uomini, istituzioni e cose asservendoli a finalità illecite". E Scarano viene definito "consumato delinquente"

Ior, per Scarano “spiccate attitudini criminali”: ecco le motivazioni dell’arresto

“Spiccate attitudini criminali ed una spregiudicatezza unita a capacità di gestire uomini, istituzioni e cose asservendoli a finalità illecite e al proprio tornaconto”. Lo afferma il Tribunale del Riesame di Roma nella motivazione che ha confermato il 13 luglio scorso l’arresto in carcere di monsignor Nunzio Scarano, del broker Giovanni Carenzio e dell’ex agente segreto Giovanni Maria Zito. Sono tutti coinvolti nell’inchiesta sul tentativo di far rientrare in Italia 20 milioni di euro che erano stati illecitamente trasferiti in Svizzera, progetto poi fallito soprattutto a causa del comportamento di Carenzio. 

Ancor più negativo per il Tribunale il giudizio espresso su monsignor Scarano che viene definito “consumato delinquente” ...

Lobby Gay in Vaticano: la mappa esatta c'è. Due cartelle rigide rilegate in rosso nella "relatio" dei tre cardinali incaricati da BXVI e dedicata alle abitudini sessuali della curia: si fanno nomi precisi, si elencano le cordate, si fa riferimento a fatti riferiti sotto giuramento da ecclesiastici e messi a verbale



«Si scrive tanto sulla lobby gay nella Santa Sede, ma ancora non ho una cartella con le identità di chi ne farebbe parte» (Bergoglio, Conferenza in aereo da Rio)


(Repubblica.it) - 17 dicembre 2012, San Lazzaro. I tre cardinali consegnano nelle mani del Pontefice [BXVI] il risultato del loro lavoro. Sono due tomi di quasi 300 pagine. 


Due cartelle rigide rilegate in rosso, senza intestazione. Sotto "segreto pontificio", sono custodite nella cassaforte dell'appartamento di Ratzinger. Le conosce soltanto, oltre a Lui, chi le ha scritte. Contengono una mappa esatta della zizzania e dei pesci cattivi. Le "divisioni nel corpo ecclesiale che deturpano il volto della Chiesa", dirà il Papa quasi due mesi dopo nell'Omelia delle Ceneri...