lunedì 5 agosto 2013

Operazione "Piazza pulita" in Vaticano: anche il caso di Emanuela Orlandi sembra far parte del pacchetto esplosivo che sta per travolgere lo Ior e la Curia


di Simonetta Castellano, su Babilonia la Grande 6.8.2013

Bergoglio afferma di sapere che Emanuela è morta e l'inchiesta della Procura di Roma sul caso Orlandi arriva ad una svolta: la volontà di BXVI e del Vescovo di Roma di fare "Piazza pulita" in Vaticano evidentemente procede, verso tutti gli "scheletri nell'armadio" dello Ior


Perché anche la sparizione di Emanuela Orlandi riguarda il periodo più oscuro dell'Istituto e risale al ventennio della delittuosa gestione del cardinale statunitense Paul Casimir Marcinkus (dal 1971 al 1989), che per le responsabilità dello Ior nel crac del Banco Ambrosiano del 1982 fu condannato al carcere ma non potè essere arrestato in quanto diplomatico vaticano, e il Vaticano non concesse l'estradizione.

"Come scrive Ferdinando Imposimato nel suo libro La Repubblica delle stragi impunite, a quel tempo Sindona era cassiere di Cosa nostra e anche consulente finanziario dello Ior. La cloaca vaticana assorbiva e drenava i miliardi della mafia, per finanziare, anche attraverso servizi e gruppi segreti, movimenti come Solidarnosc o azioni anti-comuniste in Italia e nel mondo." (Lettera43.it)

 
E secondo quanto è recentemente emerso nell'inchiesta di Roma sul caso Orlandi,
Emanuela venne rapita come reazione di una cordata ecclesiastica a questa politica vaticana
.

"La novità è legata agli interrogatori delle ultime settimane a Piazzale Clodio a carico di Marco Fassoni Accetti, il fotografo d’arte 57 enne che si è presentato spontaneamente a fine marzo dichiarando di essere stato uno dei telefonisti della vicenda Orlandi", dice la Procura di Roma...


 
Emanuela Orlandi "Il supertestimone, che è indagato per sequestro di persona aggravato dalla morte dell’ostaggio, è stato interrogato 9 volte dai magistrati, ai quali ha consegnato anche un suo memoriale. Fassoni Accetti si è autoaccusato di aver fatto parte di un «nucleo di controspionaggio» composto da «laici che lavoravano per conto di alcuni ecclesiastici con il supporto di fiancheggiatori dei servizi segreti dell’Est»: tale gruppo, attivo a suo dire dalla fine degli anni Settanta a tutti gli anni Ottanta, avrebbe svolto azioni di «pressione e ricatto» per influenzare le scelte dell’allora Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa (organismo collegiale in seno al Vaticano), ma anche per contrastare l’allora capo dello Ior monsignor Marcinkus" (IlCorriere.it)

«Quando ho incontrato il Papa lui mi ha accolto pronunciando la parola "Emanuela", mi ha stretto forte la mano, e ho avuto la sensazione di un'intesa, la sensazione che conoscesse bene la storia di mia sorella» afferma Pietro Orlandi. "Il colloquio è stato breve ma ho sentito che c'è stata un'intesa. Gli ho chiesto di aiutarmi a far emergere la verità e lui mi ha stretto più forte la mano."

"Francesco prese le mani di mia madre e le strinse forte, ripetendo due volte: 'Emanuela sta in cielo'. Il tutto è durato pochi secondi, ma in quel momento mi è crollato il mondo addosso. Forse fu un modo dolce per dirci che Emanuela è morta davvero."
"Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, racconta così l'incontro con Papa Francesco, dopo la messa che Bergoglio celebrò nella parrocchia di S. Anna in Vaticano, pochi giorni dopo la sua elezione. Proprio quando mancano ormai pochi giorni all'anniversario dei trent'anni dalla scomparsa della ragazza figlia di un dipendente vaticano, sparita in circostanze mai chiarite." (Huffingtonpost.it)


Orlandi, il fratello di Emanuela: «Il Papa
mi ha detto "Tua sorella sta in cielo"»

«Parole che mi hanno fatto gelare il sangue»

ROMA - «"Lei sta in cielo". È questa la frase che papa Francesco ha detto prima a mia madre e poi a me quando, come tanti altri fedeli, lo abbiamo incontrato dopo la messa che celebrò nella parrocchia di S. Anna in Vaticano pochi giorni dopo la sua elezione: parole che mi hanno fatto gelare il sangue».

>http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/orlandi_papa_francesco_emanuela_in_cielo/notizie/287240.shtml


IlCorriere.it

A TRENT'ANNI DAL RAPIMENTO

«Emanuela Orlandi è morta,
ma il caso è vicino alla soluzione»

Alla vigilia dell'anniversario del sequestro, il procuratore Capaldo rivela: troppi temevano verità scomoda

Il supertestimone, che è indagato per sequestro di persona aggravato dalla morte dell’ostaggio, è stato interrogato 9 volte dai magistrati, ai quali ha consegnato anche un suo memoriale. Fassoni Accetti si è autoaccusato di aver fatto parte di un «nucleo di controspionaggio» composto da «laici che lavoravano per conto di alcuni ecclesiastici.
 
L’indagato, che più volte ha lanciato appelli perché i suoi complici dell’epoca escano allo scoperto, ha precisato che l’operazione nacque come «rapimento simulato», poi però sfuggito al controllo degli stessi sequestratori: la «ragazza con la fascetta», prelevata con l’inganno grazie al coinvolgimento di tre sue coetanee nel centro di Roma, sarebbe dovuta tornare a casa in pochi giorni, ma l’esplosione mediatica seguita all’appello del 3 luglio 1983 di papa Wojtyla dalla finestra dell’Angelus avrebbe trasformato un’ «azione dimostrativa» in uno dei gialli più inquietanti e torbidi del dopoguerra.
 
>http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_21/caso-orlandi-svolta-vicina-2221784637789.shtml