Il compito biblico del vescovo di Roma: sconfiggere la fratellanza giudaizzata - di Simonetta Castellano su Chiesadomestica.net 4.5.2013
Lo
scorso 5 aprile le agenzie di stampa hanno riportato la notizia che
Papa Francesco ha ribadito la linea di tolleranza zero di Benedetto XVI
contro la pedofilia. Il tema è stato affrontato dal pontefice
nell’udienza con mons. Gerhard Ludwig Müller, prefetto della
Congregazione per la dottrina della fede. La pratica sessuale contro natura da parte del clero rimane argomento di stretta attualità da anni. Ha certamente i caratteri di una piaga apocalittica.
Il compito biblico che sta davanti al vescovo di Roma è sconfiggere la
fratellanza cristiano-giudaizzata che infesta la chiesa, a iniziare da
Roma, con la sua pratica di iniziazione rituale contro natura, che le
Scritture considerano l'atto satanico per eccellenza e l'inversione
anticristica del culto.
Una
precisazione è necessaria per comprendere il discorso su pedofilia,
omossessualità e sodomia che si infittisce e s'intreccia nell'attualità
dell'informazione tra cronaca nera, politica e religiosa al mondo
d'oggi.
Omosessualità e Sodomia non sono la stessa cosa:
mentre l'omosessualità è una tendenza psichica, la sodomia è la pratica
sessuale contro natura usata come iniziazione rituale per formare tra
uomini la fratellanza giudaizzata discendente dal biblico tiranno
Nimrod, il costruttore della torre di Babele.
Anche la tradizione culturale greco-romana antica conosce questa pratica babilonese e giudaica con il nome di Pederastia,
che è la pratica sodomitica usata come metodo pedagogico dal maestro
verso il suo allievo, il quale per essere elevato al più alto grado di
apertura spirituale in questo modo impara a ricevere totalmente quanto
gli viene dal maestro e a considerarlo come la sua fonte originaria di
vita e sapienza, instaurando con lui un legame di assoluta dipendenza
In
questo senso, la sodomia pederasta è la falsificazione satanica della
paternità spirituale e della verità del rapporto tra il Cristo e il
discepolo; è la pratica basilare dell'inversione del culto
verso l'uomo, che secondo la profezia di san Paolo porta
all'edificazione del tempio anticristico. La pedofilia, cioè lo stupro
contro natura dei minori, se è commessa da un insegnante spirituale
verso un allievo, si configura propriamente come Pederastia. La Sodomia
dilagante nei seminari cattolici, che è stata portata a conoscenza del
vescovo di Roma, è precisamente questa Sodomia Pederasta di derivazione
babilonese e giudaica.
Ma
la soluzione di reintrodurre nella chiesa il matrimonio dei sacerdoti,
così come era nella chiesa degli apostoli e dei primi secoli, non è la
panacea di tutti i mali. Perché sarebbe un tecnicismo giuridico
che non tocca il cuore del problema se non ci fosse il pentimento, la
confessione di tutta la verità sul sistema perverso e la conversione del
clero.
Tornare
ad un sacerdozio matrimoniale che viva nella vera fede cristiana del
patto di alleanza con Dio, per il quale lo Spirito santo assicura una
discendenza di figli della luce al popolo di Dio visitando il grembo
femminile, è la questione indispensabile se il sacerdozio si
converte alla purezza delle intenzioni e del corpo e se vive santamente
l'unione coniugale.
Altrimenti,
una facciata matrimoniale dietro la quale continuare a commettere abusi
e a praticare la sodomia rituale tra maschi e femmine alla
luce del sole, non farebbe che portare a compimento la grande prostituta
blasfema dei sette colli e accendere definitivamente l'ira di Dio
contro l'istituzione romana, che sarebbe consegnata irrimediabilmente
nelle mani dell'Anticristo e spazzata via.