martedì 30 luglio 2013

Il Papa a ruota libera con i giornalisti: dallo IOR alla lobby gay. "In curia ho trovato tanta gente leale, la gente che mi dice "io non sono d'accordo", questi sono i collaboratori leali... "la donna nella Chiesa è più importante dei vescovi e dei preti. Si deve andare più avanti, non si può capire una Chiesa senza le donne"...


  LaStampa.it - 30 luglio 2013

Il Papa a ruota libera con i giornalisti: dallo IOR alla lobby gay

Francesco sul volo da Rio a Roma risponde a decine di domande, da quelle personali a quelle sui casi più delicati e scottanti

Andrea Tornielli  
In volo da Rio de Janeiro a Roma Un'ora e venti minuti, sottoposto a un fuoco di domande libere, non preparate. Una conferenza stampa vera e propria, alla quale ha voluto sottoporsi subito dopo il decollo, nonostante la stanchezza per la settimana trascorsa in Brasile. Papa Francesco ha sorpreso i giornalisti al seguito e non ha mancato di rispondere a tutte le richieste, anche le più delicate e spinose, dalla riforma dello Ior al caso Ricca, dalla lobby gay a Vatileaks fino al contenuto della borsa di cuoio nera che ha portato personalmente come bagaglio a mano imbarcandosi sull'aereo. Ecco gli appunti sulla conversazione...




Lo IOR deve cambiare
«Tutto quello che dovevo fare veniva dalle congregazioni generali dei cardinali prima del conclave. La commissione di otto cardinali - è importante che vengano da fuori - va nella linea di una maturazione del rapporto tra sinodalità e primato. Ci sono molte proposte di riforma, ad esempio della segreteria del Sinodo. Poi c'è lo IOR. Io pensavo di trattare la questione l'anno prossimo, ma l'agenda è cambiata per i problemi da affrontare a voi ben noti. Come riformarlo e sanare ciò che c'è da sanare? Ho nominato una commissione «referente»....


Il contenuto della borsa di cuoio nera
«Sono salito sull'aereo portando la mia borsa perché sempre faccio così. Che cosa c'è dentro? Il rasoio, il breviario, l'agenda e un libro da leggere: ho portato un libro su Santa Teresina, della quale sono molto devoto. È normale portarsi la borsa, dobbiamo essere normali, dobbiamo abituarci a essere normali...


I cambiamenti e le resistenze nella Curia

«I cambiamenti sono stati chiesti dai cardinali prima del conclave, e poi c'è ciò che viene dalla mia personalità. Ad esempio non potrei vivere da solo nel palazzo. Ho bisogno di vivere con gente, di trovare gente. Per questo ho detto che sono motivi "psichiatrici"...


Poi c'è anche qualcuno che non è tanto santo e questi casi fanno rumore perché, come sapete, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. A me provoca dolore quando accadono queste cose. Abbiamo questo monsignore (il riferimento è a Nunzio Scarano, contabile dell'Apsa, ndr) che è in galera. Non è andato in galera perché assomigliava alla beata Imelda! (espressione che si usa molto in Argentina per dire che uno non è uno stinco di santo, ndr) Credo che la Curia è un po' calata rispetto al livello che aveva un tempo

Se c'è resistenza, ancora non l'ho vista. È vero che non ho fatto tante cose, ma ho trovato aiuto, gente leale. A me piace la gente che mi dice: "Io non sono d'accordo". Questi sono i collaboratori leali ...

Sul movimento del rinnovamento carismatico
«Alla fine degli anni Settanta e nei primi Ottanta io non li potevo vedere. Una volta avevo detto che questi confondono una celebrazione liturgica con una scuola di samba! Poi li ho conosciuti meglio, mi sono convertito... 


Le donne nella Chiesa

«Una Chiesa senza le donne è come il collegio apostolico senza Maria. Il ruolo delle donne è l'icona della Vergine, della Madonna. E la Madonna è più importante degli apostoli. La Chiesa è femminile perché è sposa e madre. Si deve andare più avanti, non si può capire una Chiesa senza le donne attive in essa. Faccio in esempio che non c'entra con la Chiesa: per me la donna del Paraguay è una donna gloriosa. Dopo la guerra (il riferimento è alla sanguinosa guerra del Paraguay contro il Brasile avvenuta tra il 1864 e il 1870, ndr) c'era rimasto un uomo per ogni otto donne. E hanno fatto la scelta di avere figli, salvare la patria, la cultura, la fede. Nella Chiesa si deve pensare alla donna in questa prospettiva. Non abbiamo ancora fatto una teologia della donna. Bisogna farlo. Per quanto riguarda l'ordinazione delle donne, la Chiesa ha parlato e ha detto no. Giovanni Paolo II si è pronunciato con una formulazione definitiva, quella porta è chiusa. Ma ricordiamo che Maria è più importante degli apostoli vescovi, e così la donna nella Chiesa è più importante dei vescovi e dei preti»...



Il rapporto con «nonno» Benedetto XVI

«L'ultima volta che ci sono stati due o tre Papi insieme non si parlavano ma lottavano per vedere chi era il vero Papa. Io a Benedetto XVI voglio tanto bene, è un uomo di Dio, un uomo umile, un uomo che prega. Sono stato tanto felice quando è stato eletto Papa, e poi abbiamo visto il suo gesto delle dimissioni... per me è un grande. Adesso abita in Vaticano e c'è chi chiede: ma non ti ingombra? Non ti rema contro? No, per me è come avere il nonno saggio in casa. Quando in famiglia c'è il nonno, è venerato ed è ascoltato. Benedetto XVI non si immischia. Per me è come avere il nonno a casa, è il mio papà. Se ho una difficoltà posso andare a parlargli, come ho fatto per quel problema grosso di Vatileaks... Quando ha ricevuto i cardinali il 28 febbraio per accomiatarsi, ha detto: tra di voi c'è il nuovo Papa al quale io prometto fin d'ora la mia obbedienza. È un grande!» 


Il caso Vatileaks

«Quando sono andato a trovare Benedetto XVI a Castel Gandolfo, ho visto che sul tavolino c'era una cassa e una busta. Benedetto XVI mi ha detto che nella cassa c'erano tutte le testimonianze delle persone ascoltate dalla commissione dei tre cardinali sul caso Vatileaks, mentre nella busta c'erano le conclusioni, il riassunto finale. Benedetto XVI sapeva tutto a memoria.


Gli ortodossi

«Le Chiese ortodosse hanno conservato la liturgia che è tanto bella. Noi abbiamo perso un po' il senso dell'adorazione. Loro adorano Dio e lo cantano, non contano il tempo. Una volta parlando dell'Europa occidentale e della sua Chiesa mi hanno detto che "ex Oriente lux", "ex Occidente luxus", cioè dall'Oriente la luce, dall'Occidente il consumismo e il benessere che hanno fatto tanto male. Invece gli ortodossi conservano questa bellezza di Dio al centro. Quando si legge Dostoevsky si percepisce qual è l'anima russa e orientale. Abbiamo tanto bisogno di questa aria fresca dell'Oriente, di questa luce». 


Le accuse a Ricca, prelato dello IOR

«Nel caso di monsignor Ricca (il prelato dello IOR accusato subito dopo la nomina di «condotta scandalosa» per fatti risalenti a tredici anni fa, quando prestava servizio nella nunziatura in Uruguay, ndr) ho fatto quello che il Diritto canonico indica di fare: una investigazione previa. Non è stato trovato nulla di ciò di cui veniva accusato. Non abbiamo trovato niente! Tante volte nella Chiesa si vanno a cercare i peccati di gioventù e poi si pubblicano. Non stiamo parlando di delitti, di reati, come gli abusi sui minori che sono tutt'altra cosa, ma di peccati. Ma se una persona laica, o prete o suora ha commesso un peccato e poi si è convertita e si è confessata, il Signore perdona, dimentica. E noi non abbiamo il diritto di non dimenticare, perché altrimenti rischiamo che il Signore non si dimentichi dei nostri peccati. Tante volte penso a San Pietro che ha commesso il peccato più grave, ha rinnegato Cristo. Eppure lo hanno fatto Papa. Però ripeto, su monsignor Ricca non abbiamo trovato niente».


La lobby gay


«Si scrive tanto della lobby gay. Io finora non ho trovato in Vaticano chi ha scritto "gay" sulla carta d'identità. Bisogna distinguere tra l'essere gay, avere questa tendenza, e fare lobby. Le lobby, tutte le lobby, non sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo? Il Catechismo della Chiesa cattolica insegna che le persone gay non si devono discriminare, ma si devono accogliere. Il problema non è avere questa tendenza, il problema è fare lobby e questo vale per questo come per le lobby d'affari, le lobby politiche, le lobby massoniche».


>http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/gmg-26831/