venerdì 19 luglio 2013

12 cardinali rei di aver «coperto i preti pedofili» Le fonti? Documenti ufficiali e gli atti dei processi

su Lettera43.it

Per giungere a questo elenco sono stati considerati «i commenti e le azioni [dei
Il camerlengo della Chiesa Tarcisio Bertone.
cardinali] riguardo alle violenze sui minori nella Chiesa, compresi i casi di vera a propria copertura dei crimini».

Il materiale è stato reperito attraverso una ricerca sui mass media, i documenti ufficiali e gli atti dei processi per pedofilia in corso contro sacerdoti in varie parti del mondo. Connivenze e insabbiamenti, giustificazioni, silenzi e assenze.

La lista nera contiene nomi importanti e prestigiosi, primo fra tutti il segretario di Stato Bertone, ma tra gli italiani è indicato anche l’arcivescovo di Milano Scola.
Gli altri sono Norberto Rivera Carrera (Messico), Oscar Rodriguez Maradiaga (Honduras), Timothy Dolan, Donald Wuerl, Sean O'Malley (Stati Uniti), George Pell (Australia), Dominik Duka (Repubblica Ceca), Marc Ouellet (Canada), Leonardo Sandri (Argentina) e Peter Turkson (Ghana).

[Leggi anche:
Il Vaticano diede risposta immediata per autorizzare il cardinal Dolan a spostare 57 milioni di dollari per sottrarli alle richieste di risarcimento danni di vittime di abusi sessuali]



Il passo più semplice, rapido ed efficace per il prossimo pontefice dovrebbe essere quello di riportare la disciplina, di rimuovere dai loro incarichi, denunciare e persino spogliare del proprio rango cardinali e vescovi i quali hanno insabbiato e nascosto i casi di abusi.

Il nuovo papa dovrebbe ordinare a ciascun vescovo di raccogliere tutti i documenti e le prove, seri e attendibili, che riguardano sacerdoti che hanno molestati i bambini e consegnarli alle autorità giudiziarie...





Abusi, due papabili italiani nella lista nera del conclave

Snap contro 12 cardinali rei di aver «coperto i preti pedofili»: ci sono Bertone e Scola. Media, la lezione dei porporati Usa.

di Marco Mostallino
Il camerlengo della Chiesa Tarcisio Bertone.

Tarcisio Bertone e Angelo Scola sono finiti nella lista nera, nella 'sporca dozzina' dei cardinali che non devono essere eletti al Soglio poiché avrebbero, secondo una associazione di vittime di abusi, aiutato i preti pedofili a farla franca.
La Snap (Survivors' Network of those Abused by Priests), pochi giorni prima dell’avvio del conclave, ha deciso di stilare una lista denominata 'Dirty dozen': contiene i nomi di 12 cardinali di diverse nazionalità che, secondo l’associazione, sarebbero i «peggiori candidati per il papato» e non dovrebbero nemmeno partecipare al conclave a causa del modo in cui hanno trattato, e nascosto senza prendere provvedimenti, i casi di abusi sessuali e di pedofilia avvenuti nelle loro diocesi ad opera di sacerdoti.
La Santa Sede ha accolto la lista con la secca e netta risposta del direttore della Sala stampa, padre Federico Lombardi: «Non spetta a Snap dire chi deve entrare in conclave: spetta ai cardinali decidere senza chiedere consiglio a Snap».
C'È ANCHE TURKSON. La lista nera dei 'non papabili' contiene nomi importanti e prestigiosi, primo fra tutti il segretario di Stato Bertone, ma tra gli italiani è indicato anche l’arcivescovo di Milano Scola, molto vicino a Benedetto XVI.
Gli altri sono Norberto Rivera Carrera (Messico), Oscar Rodriguez Maradiaga (Honduras), Timothy Dolan, Donald Wuerl, Sean O'Malley (Stati Uniti), George Pell (Australia), Dominik Duka (Repubblica Ceca), Marc Ouellet (Canada), Leonardo Sandri (Argentina) e Peter Turkson (Ghana).

Le fonti? Documenti ufficiali e gli atti dei processi

David Clohessy, direttore esecutivo della Snap, ha spiegato che per giungere a questo elenco sono stati considerati «i commenti e le azioni [dei cardinali] riguardo alle violenze sui minori nella Chiesa, compresi i casi di vera a propria copertura dei crimini».
Il materiale è stato reperito attraverso una ricerca sui mass media, i documenti ufficiali e gli atti dei processi per pedofilia in corso contro sacerdoti in varie parti del mondo.
Connivenze e insabbiamenti, giustificazioni, silenzi e assenze. Tutto questo, ad avviso dell’associazione delle vittime, è inaccettabile se riguarda una persona che potrebbe diventare il nuovo papa.


«RIMUOVERE I CARDINALI». Anche altri porporati possono essere accusati, ha detto Clohessy, ma «ci siamo intenzionalmente concentrati su quelli che sembrano avere reali chance di elezione». Quanto al futuro, la Snap si è detta certa che «il passo più semplice, rapido ed efficace per il prossimo pontefice dovrebbe essere quello di riportare la disciplina, di rimuovere dai loro incarichi, denunciare e persino spogliare del proprio rango cardinali e vescovi i quali hanno insabbiato e nascosto i casi di abusi. Noi pensiamo che questo sia ciò che oggi manca alla Chiesa».


L'APPELLO AL NUOVO PAPA. Clohessy ha aggiunto che «il nuovo papa dovrebbe ordinare a ciascun vescovo di raccogliere tutti i documenti e le prove, seri e attendibili, che riguardano sacerdoti che hanno molestati i bambini e consegnarli alle autorità giudiziarie».
Nulla di tutto questo sinora è invece accaduto. «Per molto tempo – ha raccontato alla Cnn Barbara Dorris, responsabile dei contatti della Snap con le vittime – abbiamo scelto la via del silenzio. Ma il silenzio non paga, non funziona: così abbiamo deciso di parlare all’opinione pubblica».


>http://www.lettera43.it/cronaca/abusi-due-papabili-italiani-nella-lista-nera-del-conclave_4367586530.htm