martedì 18 giugno 2013

Figli di due padri, senza madre. Questa è la legge e la tecnologia del mondo nuovo.Forse non siamo così lontani dagli orribili scenari fantascientifici di una umanità dominata da oligarchie planetarie, che muovono i fili di una biotecnologia totalitaria, per esercitare un potere disumano sulla specie. Forse, ci siamo già dentro

 Ordine Mondiale: Quell'antico pensiero di fabbricare gli uomini, secondo J.Ratzinger - Vecchio post sempre più attuale

Ecologia Umana
(www.chiesadomestica.net - 10.12.2006) - Infernale BlogNews - Un'occhiata alle notizie rivelatrici della devastazione programmata - di Simonetta Castellano

Gli orientamenti della scienza contemporanea per andare verso una popolazione mondiale più sana ed efficiente: i ginecologi inglesi chiedono autorizzazione legale per uccidere i nati disabili e produrre uomini-bovini, al fine di selezionare una umanità più forte.
La verità è che "da quando è diventato possibile «riprodurre» l'uomo in un laboratorio, a prescindere da una donazione interpersonale, senza un'unione corporea tra uomo e donna", come diceva il card.Ratzinger già nel 1988, siamo tutti in pericolo. In grave pericolo. Perchè, continuava il card.J.Ratzinger ...


"Anche ciò che si fa nel laboratorio non è affatto conseguenza di premesse puramente mec­canicistiche, ma è piuttosto frutto di una scelta, che deriva da una concezione basilare del mondo e dell’uomo."
Una concezione che J.Ratzinger trova il modo di spiegare a fondo, raccontando nel dettaglio da dove viene il pensiero di "poter fabbricare l'uomo" e come nella storia della cultura ne sono state descritte le tappe di realizzazione.
Dice, in sintesi, J.Ratzinger in un suo scritto del 1988: «II pensiero di poter «fabbricare» l’uomo, ha forse trovato la sua prima espressione nel giudaismo della cabala, con l'idea del Golem. Attraverso la recitazione ordinata di tutte le combinazioni pensabili delle lettere della creazione, si riesce finalmente a produrre l'«homunculus», il Golem. Il Golem dice agli uomini: «Se voi, come Dio, potete creare un uomo, allora si può dire: non vi è al mondo nessun altro Dio all’infuori di questo...». 



«Creare» è posto in connessione con «potere»; il potere è ora nelle mani di coloro che possono produrre gli uomini, essi acquisendo un tale potere hanno preso il posto di Dio.
 

Il mondo della pianificazione razionale, della «riproduzione» dell’uomo organizzata e diretta scientificamente non è per nulla il mondo della libertà. Al contrario, proprio il fatto che l’origine dell'uomo sia ridotta alla riproduzione, è espressione della negazione della libertà personale: la riproduzione è montaggio di elementi necessitanti; il suo mondo è quella realtà descritta dalla cabala, una combinazione a partire da lettere e numeri; chi conosce il suo codice, ha potere sull'universo

 
Sembra un progresso isolare il fenomeno biologico elementare e riprodurlo in laboratorio. E logico quindi che la nascita dell’uomo sia ormai solo riproduzione. E' di conseguenza inevitabile considerare come apparenza mitica tutto ciò che va oltre la riproduzione; l’uomo liberato dal mito non è ormai altro se non una combinazione di informazioni, all'interno della quale—guidando l'evoluzione—si può partire alla ricerca di nuove combinazioni. 
Come scrive A.Huxley nel 1932 ne "Il mondo nuovo", è chiaro che, in questo mondo definitivamente e completamente scientificizzato, gli uomini potrebbero ancora venir prodotti solo nel laboratorio. 



L’uomo si è definitivamente emancipato dalla sua natura; egli non vuole più essere una creatura naturale. 


 
Ognuno sarà composto—a seconda del bisogno—in un laboratorio, in vista della funzione che dovrà svolgere. Da gran tempo ormai la sessualità non ha più nulla a che fare con la propagazione della specie umana; anche solo il ricordo di ciò diventa quasi un'offesa per l'uomo programmato. Avendo perso la sua funzione originaria la sessualità è ora solo un elemento di narcosi, con cui la vita diventa sopportabile, 
Marx potè ancora rivendicare con entusiasmo il diritto dell'uomo alla lotta per il dominio della natura. «Lotta contro la natura» e «liberazione dell'uomo» erano per lui quasi sinonimi. Oggi cominciamo a provare angoscia di fronte a questa liberazione.


 
La libertà dell’uomo e della sua ricerca, che va emancipandosi dall’ethos, presuppone già nel suo principio la negazione della libertà. Ciò che rimane è il potere del «Consiglio mondiale di amministrazione», come nella descrizione di A.Huxley.»...





E' un testo questo del card.Ratzinger che, riletto dopo le notizie dei nostri giorni, può far correre un brivido lungo la schiena: sembra proprio trattarsi di uno dei tanti scritti profetici di J.Ratzinger, redatti con quel suo tipico stile, che tenta di comunicare l'incomunicabile con delicatezza e di mobilitare i cuori con raffinatezza.
Forse non siamo così lontani dagli orribili scenari fantascientifici di una umanità dominata da oligarchie planetarie, che muovono i fili di una biotecnologia disumana, per esercitare un potere totalitario. Forse, ci siamo già dentro. Forse, quell'era che ci sembra così lontana nelle profezie apocalittiche di mistici e santi, è già cominciata. C'è da pensarci.


LEGGI ANCHE:




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Vedi:
UNO SGUARDO TEOLOGICO SULLA PROCREAZIONE UMANA - di J.Ratzinger
Da “Medicina e Morale” 38 (1988), 507-521, poi ripreso da AA.VV., Bioetica, un’opzione per l’uomo. Iº Corso Internazionale di Bioetica. Atti, Jaca Book, Milano 1989, pp. 197-213.

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>La notizia su Avvenire.it - 8.11.2006.  Se le autorità decideranno di garantire la licenza, dicono i ginecologi inglesi, saremo in grado di produrre un embrione che sarà «umano al 99.9 per cento e animale allo 0.1». Dai loro embrioni si spera di ottenere un tessuto umano geneticamente compatibile con quello del malato che ha fornito le staminali. Si farà così: nell'ovulo del bovino sarà introdotto il nucleo di una cellula umana. L'embrione verrà quindi fatto sviluppare fino a raggiungere lo stadio di blastocisti. Dopo sei giorni, gli scienziati estrarranno le staminali dall'embrione e questo verrà distrutto entro 14 giorni dalla creazione."

>La notizia su Avvenire.it - 7.11.2006.  La proposta dei ginecologi inglesi: «Lasciateci uccidere i bambini disabili». Lo chiedeva domenica, dalle colonne del Sunday Times, l'associazione dei ginecologi inglesi, il prestigioso Royal College of Obstetricians and Gynaecology."
I professori chiedono l'eutanasia attiva invece degli aborti tardivi, perché "Se una donna fin dall'inizio sa che in caso di disabilità il neonato si può sopprimere, forse sarà incoraggiata a rischiare, e a portare avanti una gravidanza non del tutto sicura."